(Meridiananotizie) Milano, 12 settembre 2021 – Il Milan vince una gara dominata dal primo all’ultimo minuto, compresi quelli di recupero assegnati dall’arbitro Chiffi.
Tatticamente ben disposti in campo e molto più reattivi, i ragazzi dell’ex Mister Pioli, sono riusciti a schiacciare la Lazio nella propria metà campo e a non lasciarle spazi per tentare le verticalizzazioni cui ci ha abituati.
Sono apparsi molto frastornati, Felipe Anderson, Luis Alberto così come lo stesso Milinkovich-Savic che solo in un’occasione ha provato a “spizzare” la palla di tesa nel primo tempo per cercare di superare l’estremo difensore milanista ma oggi, la sua fisicità in mezzo al campo non si è notata.
Insomma, tutti sottotono. Mentre il Milan è apparso da subito molto motivato e determinato e non ce la sentiamo di addossare colpe all’arbitraggio che, al di là di qualche possibile interpretazione non impeccabile, sul rigore al Milan ha assegnato, giustamente, un rigore netto ai rossoneri, tra l’altro, visto dal VAR che ha richiamato l’attenzione dell’arbitro, invitandolo ad andare a rivedere l’azione al monitor a bordo campo.
Ad Immobile, purtroppo non si può chiedere più di quanto ha fatto, perché sappiamo che se non arrivano palloni in profondità, difficilmente, Ciro può crearsi da solo palloni giocabili. Infatti, al secondo tempo, su uno dei due palloni che ha avuto a disposizione faccia alla porta, su uno ha provato a tentare un contropiede ma involatosi nella metà campo avversaria, è stato accerchiato da quattro giocatori rossoneri che gli hanno sfilato la sfera tra le gambe mentre lui in suo appoggio non aveva dietro nessuno; su un altro, è riuscito a sferrare anche un bel tiro parato sul primo palo dal portiere milanista.
Il cambio di marcia non si è notato neanche quando Mister Sarri ha mandato in campo Roul Moro, Muriqi, Lazzari, Zaccagni e Bašić.
Forse, stasera, il più dinamico è stato Pedro, mentre Luiz Felipe, non è apparso reattivo, anzi, in alcuni momenti un po’ lento, come sul secondo gol del Milan che non è riuscito a contrastare il suo avversario (non osiamo immaginare le critiche che sarebbero piovute a società e giocatore se al suo posto avesse giocato Patric) anche se la difesa, ancora un volta, si è fatta trovare impreparata.
Comunque, partita da archiviare subito, perché la Lazio tra qualche giorno inizierà l’avventura in Europa League a casa del Galatasaray e ci auguriamo di vedere subito un’altra Lazio…anche se questa sconfitta arrivata così qualche strascico potrebbe lasciarlo.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Pioli – “Leao è un punto di forza, così come tutti i giocatori giovani deve ancora lavorare ma salta sempre l’uomo così come Rebic, allenare questi giocatori con caratteristiche diverse e poter scegliere in base alla situazioni mi dà equilibro. Tutti sono disponibili al sacrificio. Zlatan non giocava da quattro mesi, sono contento di come è entrato e starà ancora meglio le prossime gare. Ibra non invecchia mai, ha una passione aldilà del talento che gli dà il vero fuoco. Si allena con piacere, compete sempre per vincere sia in partita che in allenamento. Florenzi si è lamentato in campo per i pochi palloni giocati ma è stato importante tatticamente. Dobbiamo trovare soluzioni offensive efficaci che lo coinvolgano.”
“Segreto per stimolare i giocatori? Credo che ogni giocatore abbia le proprie particolarità, caratteristiche e morale: bisogna toccare i tasti giusti, Quando vedi giocatori piu esperti allenarti e darti consigli in allenamento sicuramente ti aiuta”, afferma Pioli. “Mancavano Giroud e Messias che potranno darci tanto. La strada la indirizza l’allenatore ma poi sono i giocatori a entrare in campo. E’ chiaro che dobbiamo migliorare e possiamo crescere, ma lo spirito c’è. Proveremo a vincere ogni singola partita e se troveremo difficoltà proveremo a superarle sempre.”
“Siamo stati bravi coi due giocatori offensivi Rebic e Diaz, hanno lavorato bene su Ramos, Leiva e Acerbi e ci hanno dato la superiorità numerica, ho chiesto ai miei di essere aggressivi sui giocatori di qualità della Lazio: ottima prestazione, ho detto ai ragazzi di recuperare bene e farsi trovare pronti per l’impegno in Champions. I nostri sogni? Sono grandi, ma dobbiamo sognare solo di notte e lavorare di giorno.”
Sarri – “E’ chiaro che cambiando il modo di giocare, deve anche cambiare quello di pensare. Il mezzo secondo di pensiero succede e ti porta a essere sempre in ritardo. La squadra deve aver coraggio e difendere nella metà campo avversaria. Se si perde le partite senza proporre il nostro calcio è più pesante. Quando vieni da una sosta c’è sempre l’incognita, quando ci sono le nazionali è tripla incognita. Obiettivi diversi, gruppo diverso, torni a 48h dalla partita, oltre alle problematiche fisiche ci sono quelle mentali. Sono partite in cui l’incognita è forte per squadre come noi che non hanno una fisionomia e una mentalità ben definita.
“Abbiamo fatto una partita che è il contrario di quello che proviamo. Abbiamo aspettato gli avversari nella nostra metà campo. Sono deluso. Bisogna essere lucidi e capire che erano cose diverse da quello a cui erano abituati e certi momenti possono venire fuori.”
a chi gli chiede di Immobile, Sarri risponde così: “Penso che non siete molto normali. Per qualcuno contano i numeri, per altri come Ciro non contano. Ha dei numeri inattaccabili. La Francia ha vinto il Mondiale nell’anno in cui Giroud non segna, ma è un grande giocatore. Immobile è inattaccabile: evidentemente i numeri contano per certi personaggi, per altri meno.”
Il tabellino della gara
MILAN-LAZIO 2-0
Milan (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6,5, Tomori 6,5, Romagnoli 6,5, Hernandez 6,5; Tonali 7, Kessie 5,5 (15° st Bakayoko 5,5 (29° st Bennacer 6)); Florenzi 6 (15° st Saelemaekers 6), Diaz 6 (35° st Ballo-Touré sv), Leao 7 (15° st Ibrahimovic 7); Rebic 7.
A disp.: Tatarusanu, Jungdal, Gabbia, Kjaer, Kalulu, Castillejo, Pellegri.
All.: Pioli 7.
Lazio (4-3-3): Reina 6; Marusic 5 (19° st Lazzari 5), Luiz Felipe 5,5, Acerbi 5, Hysaj 5,5; Milinkovic-Savic 5 (29° st Basic 6), Leiva 6, Luis Alberto 5,5; Pedro 5,5 (39° st Moro sv), Immobile 4,5 (39° st Muriqi sv), Felipe Anderson 5 (19° st Zaccagni 5,5).
A disp.: Strakosha, Patric, Radu, Vavro, Akpa Akpro, Cataldi, Escalante.
All.: Sarri 5.
Marcatori: 45° Leao, 22° st Ibrahimovic
Ammoniti: Bakayoko (M); Marusic, Reina, Luis Alberto, Hysaj (L)
Espulsi: 50° st Sarri (L) per proteste
Note: 51° Kessie (M) calcia un rigore sulla traversa
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Squadra arbitrale, VAR e AVAR
ARBITRO: Chiffi di Padova
Assistenti di linea: Liberti e Galetto
IV Uomo: Zufferli
Var: Mazzoleni
Avar: Alassio
- articolo di Massimo Catalucci
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