(Meridiananotizie) Roma, 27 gennaio 2012 – L’uomo più potente del mondo si prepara alla sfida contro il suo peggior nemico: l’economia. Il destino di Obama, infatti, è legato a filo doppio alla ripresa degli Stati Uniti: se questa si realizza, il secondo mandato del presidente è dietro l’angolo. Ma se l’America fallisce, è già pronto uno stuolo di pretendenti allo Studio Ovale. Questo il contenuto del libro di Giampiero gramaglia che analizza la lista dei rivali di Obama, tracciandone gli identikit e individuando i candidati più papabili, gli outsider, i terzi incomodi, i falsi profeti e i mastini. Un testo basilare per capire chi potrebbe essere a capo della più grande democrazia del mondo nei prossimi anni. Nel volume ‘Tutti i rivali del presidente’ Giampiero Gramaglia, per trent’anni all’ANSA, di cui e’ stato corrispondente a Bruxelles, Parigi e Washington e poi direttore, traccia i vari scenari possibili a un anno dall’Election Day. Dove sara’ l’economia il vero ago della bilancia per la vittoria finale. Sul fronte conservatore, i repubblicani ”appaiono quasi rassegnati a scegliere il proprio avversario alla Casa Bianca tra personaggi senza carisma” esamina l’autore ricordando come il Gop sembri ”divorare i loro potenziali favoriti” e cio’ ”costituisce un vantaggio” per Obama.
Nonostante ancora troppo eterogenea, la gamma dei futuri avversari del presidente potrebbe pero’ rivelare ancora molte sorprese. E allora ecco, in questo ricco manuale alle presidenziali Usa, un identikit degli otto candidati repubblicani ufficiali piu’ tre outsider, tra i quali spicca l’icona del Tea party Sarah Palin. Mentre in politica estera, l’uccisione di Bin Laden e il ritiro delle truppe dall’Iraq sono certamente delle armi in piu’ per il presidente anche se, ”economia, lavoro e societa’ sono in genere in testa ai criteri di scelta degli elettori”. Con il fronte del Gop ancora diviso, molto dipendera’ dalla congiuntura economica, quindi, in un’America dove il recente movimento degli indignados ”ha per protagonisti proprio quei giovani idealisti che nel 2008 avevano fornito supporto e sostegno, entusiasmo e capacita’ tecnologica, alla campagna di Obama”.
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