“Siamo qui – spiegano – per chiedere che venga rivista la legge sull’immigrazione, che venga creato un corridoio umanitario per permettere ai migranti bloccatiin ‘paesi terzi’ di giungere legalmente in Europa, e infine che venga rafforzata la politica di accoglienza europea”.
(MeridianaNotizie) Roma, 10 ottobre 2013 – “La cittadinanza alla nascita non alla morte”, “Quanti altri morti per cambiare la legge…?”, “Dignita’ alle nostre esistenza”, “Siamo morti per un sogno che non si avvera”. Questi gli striscioni esposti dai giovani eritrei che stanno partecipando al sit-in organizzato in piazza del Campidoglio da EYSNS Italy (Eritrean Youth Solidarity for National Salvation Italy) dopo le vittime di Lampedusa.
“Siamo qui – spiegano – per chiedere che venga rivista la legge sull’immigrazione, che venga creato un corridoio umanitario per permettere ai migranti bloccatiin ‘paesi terzi’ di giungere legalmente in Europa, e infine che venga rafforzata la politica di accoglienza europea”. “Quella di Lampedusa – concludono – era una tragedia annunciata”.
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