Esterino Montino, Mario Perilli ed Enzo Foschi sono alcuni dei nomi che compaiono nel registro degli indagati della procura di Rieti, che sta indagando sulle spese del Gruppo regionale del Lazio del Partito democratico nell’anno 2011.
(MeridianaNotizie)Roma, 29 novembre – Spuntano spese pazze anche per gli esponenti del Partito Democratico, lo racconta Augusto Parboni dalle colonne del quotidiano Il Tempo. Primo fra tutti, il presidente pro tempore del Gruppo Pd alla Pisana, Esterino Montino, attualmente sindaco di Fiumicino, l’ex tesoriere e consigliere Mario Perilli, e l’attuale capo segreteria del sindaco di Roma Enzo Foschi, già consigliere regionale del Pd. I reati ipotizzati sono sempre gli stessi: pranzi e cene a carico dei contribuenti, acquisti di beni materiali non riconducibili a fini istituzionali, alterazione di fatture e rimborsi. E a mettere la lente d’ingrandimento sulle spese degli indagati, la procura di Rieti e su delega della magistratura, la Guardia di Finanza, che ha esaminato tutte le carte che fanno riferimento al giro di denaro riferito ai rimborsi dei politici.
Montino afferma la propria estraneità ai fatti. “Non avendo a tutt’oggi ricevuto alcun atto della Procura di Rieti, apprendo da fonti di stampa che sarebbero in corso indagini per le spese del Gruppo Pd della Regione Lazio relative all’anno 2011. Ho già dato mandato al mio avvocato di accertarsi dei fatti presso la Procura e di manifestare la mia completa disponibilità a collaborare e a essere audito il prima possibile. Ricordo che l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto e di garanzia. Nel contempo ho anche dato incarico di procedere contro chiunque si renderà responsabile di diffondere notizie false sul mio conto. Tutti gli atti oggetto delle indagini dal 20 febbraio del 2012 sono state depositate al Comitato regionale di controllo contabile. Da Capogruppo del Pd regionale, all’epoca dei fatti, ho anche voluto che il bilancio con il rendiconto puntuale di ogni dettaglio fosse pubblicato online sul sito del Gruppo del Pd. Non ho nulla da nascondere, ho sempre agito in assoluta trasparenza e personalmente non ho utilizzato un centesimo di quei soldi. Con totale spirito di collaborazione farò in modo che la verità e le eventuali altrui responsabilità vengano accertate fino in fondo”.
I gruppi consiliari di opposizione Pdl, lista civica Destinazione Futuro, lista civica Mario Russo: “Per Fiumicino ritrovarsi con un sindaco indagato per falso e peculato non è un bello spettacolo. Vedere il nostro Comune citato su tutte le pagine dei quotidiani nazionali non per qualche risultato raggiunto ma per l’iscrizione nel registro degli indagati del signor Esterino Montino, è desolante: una vergogna per l’intera città. La notizia non ci coglie di sorpresa. Le spiegazioni utilizzate dall’attuale sindaco per giustificare alcuni punti oscuri di questa vicenda qualche dubbio lo sollevarono già a suo tempo. Oggi, dopo una campagna elettorale basata su trasparenza e legalità, impostata sul fango e sulle ombre, cosa farà il centrosinistra? Continuerà a dare fiducia a un uomo indagato con il rischio di ritrovarsi un sindaco condannato che ha ricoperto abusivamente il suo incarico o manterrà la coerenza politica e ridarà la parola ai cittadini sfiduciandolo? Cosa faranno i gruppi di maggioranza, gli chiederanno di farsi da parte o continueranno a difenderlo con il rischio in caso di condanna di perdere la faccia? Dopo sei mesi, oggi ci ritroviamo con un primo cittadino che non ha mantenuto neanche una delle sue promesse, che strozza la città aumentando i tributi locali e per di più indagato per aver sperperato del denaro pubblico. Noi questo sindaco non lo volevamo prima e a maggior ragione non lo vogliamo oggi. Sarà divertente costatare che a Fiumicino si è rivoltato il mondo: se non prenderà provvedimenti sarà il primo centrosinistra d’Italia a difendere un indagato. Se riuscirà a fare anche questo allora avranno superato loro stessi”.
Serena Ingrati
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