Padre Mariano, cappellano del Cristo Re, intorno alle 13.30 ha dato l’estrema unzione al ragazzo.
(MeridianaNotizie) Roma, 24 giugno 2014 – E’ clinicamente morto” Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ferito da colpi di arma da fuoco poco prima della finale di Coppa Italia, disputata allo stadio Olimpico di Roma tra Napoli e Fiorentina il 3 maggio scorso. Già da un’ora, peraltro, fonti della Questura davano Esposito come “clinicamente morto” dopo che dal policlinico romano Agostino Gemelli avevano sottolineato stamani come la situazione fosse precipitata. Le criticità maggiori derivavano dall’infezione a un polmone e da un problema all’intestino. Anche la respirazione si era fatta nelle ultime ore sempre più affannosa e la pressione del giovane era bassissima.
“Ciro è tenuto in vita dai farmaci e dai macchinari” spiega uno dei legali della famiglia Esposito, Damiano De Rosa. La situazione sarebbe precipitata nella tarda serata di ieri, racconta una zia, Amelia, a Radio Crc, “anche se già nei giorni scorsi già tirava una brutta aria”. Al Gemelli, tra le lacrime, ci sono Alessandra Leardi, la mamma di Ciro, il fratello Michele, il padre, la fidanzata Simona e il proprietario dell’albergo in cui alloggiano nella capitale i genitori da quando il ragazzo è ricoverato che si è sfogato fuori dal nosocomio: “Ci sono centomila persone pronte a firmare per le dimissioni del Questore di Roma”.
La Redazione
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