La donna, colpita da un ictus, dopo anni di cure ora sta meglio e potrebbe essere dimessa ma nessuno può sostenere le spese di dimissione e di rimpatrio
(MeridianaNotizie) Roma, 3 giugno 2014 – Cinque anni in ospedale dimenticata da tutti. Sembra il titolo di un film ma è la storia di Zheng, una donna cinese quarantenne che dal 2009 è curata e assistita dall’ospedale di Pieve di Coriano, da dove ieri è partito un appello affidato al quotidiano locale, la Gazzetta di Mantova. La donna, colpita da un ictus, dopo anni di cure ora sta meglio e potrebbe essere dimessa. Peccato che nessuno può, o vuole, sostenere le ingenti spese di dimissione e di rimpatrio. Inutili sono state le telefonate con l’Asl, con la Croce Rossa e con il consolato. Per questa ragione l’ultima speranza è lanciare un appello per smuovere istituzioni e coscienze, rendendo pubblica questa triste vicenda.
La storia di Zheng inizia nel 2009 quando la donna viene ritrovata incosciente in una casa di San Giacomo delle Segnate colpita da un ictus. Nessuno riesce a risalire alla sua identità, essendo priva di documenti, perciò probabilmente si tratta di una clandestina. Per quattro anni nessuno ne denuncia la scomparsa o si presenta in ospedale in cerca di sue notizie. Pochi mesi fa l’ospedale riesce a risalire al figlio della donna, il quale in una lettera spiega che vorrebbe trasportare la madre in Cina, ma non ha i soldi per farlo e nemmeno per garantirle l’assistenza continuativa in una struttura adeguata, in Cina tutte a pagamento. E così, l’ospedale continuerà, non si sa ancora per quanto tempo, ad occuparsi di Zheng, confidando nel buon cuore del personale medico e infermieristico
La Redazione
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