VIDEO > Arene estive sono concorrenti sleali, Anec e Anem denunciano: rovinano il mercato

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Non contro le Arene estive ma contro una totale mancanza di regolamentazione. L’anec Lazio e l’Anem denunciano una incontrollata proliferazione delle arene estive, spesso costruite nelle vicinanze di sale cinematografiche

(MeridianaNotizie) Roma, 30 luglio 2014 – “Tale abnorme numero di arene, dichiara l’Anec, in zone in cui i cinema restano aperti nei mesi estivi, è dovuta alla mancanza di una pianificazione dell’offerta cinematografica equilibrata e razionale da parte di Roma Capitale e degli altri Comuni in Regione ed alla totale assenza di una programmazione culturale rispettosa delle esigenze del settore e degli spettatori da parte degli enti locali”.

 “Noi ci siamo ritrovati a fare una commissione vigilanza il 28 luglio all’arena di Cinecittà con esito negativo per un problema legato allo schermo, con l’arena aperta 4 giorni prima – afferma il presidente Anec Lazio Giorgio Ferrero – Oggi ci sarà una commissione vigilanza all’arena di Castel Sant’Angelo, già aperta da quattro giorni. Invece noi esercenti per aprire un cinema dobbiamo rispettare tutte le normative di sicurezza, della disciplina del lavoro, la contribuzione fiscale, con controlli puntuali e multe salate. arene-anec2Noi non vogliamo annunciare uno sciopero ma in questo momento rischiamo di chiudere perché le nostre aziende non ce la fanno più. Questo perché se noi continuiamo a investire e ci troviamo una concorrenza così importante, il nostro monte economico sarà sempre più basso e sarà sempre più difficile far rimanere aperti i nostri cinema. Se non riceveremo un incontro in tempi brevi con le istituzioni comunali e con i distributori italiani, che devono aiutarci a combattere questa battaglia non vendendo prodotto dvd alle arene, ci sarà una protesta immediata. Credo comunque che il nuovo assessore alla cultura saprà come muoversi e ci convocherà il prima possibile. Se la settimana prossima non avremo risposta – conclude – faremo un’assemblea straordinaria e prenderemo delle decisioni. Abbiamo infine già presentato il ricorso all’Antitrust”.

“Le arene operano spesso con proiezioni dvd e talvolta in assenza di tutti gli oneri relativi a norme di sicurezza, prevenzione, tutela della disciplina del lavoro e contribuzione fiscale, determinando così una totale distorsione del mercato. A questa concorrenza sleale – conclude – si aggiunge l’ormai totale mancanza di film nel periodo estivo che rende insostenibile la possibilità dei cinema a rimanere aperti.

Servizio di Cristina Pantaleoni

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