(MeridianaNotizie) Roma, 11 marzo 2024 – Fiamme a Capocotta, a fuoco il chiosco Mecs Village a ridosso della messa a bando. E’ successo intorno alle 18.30 di domenica 10 marzo su via Litoranea, all’altezza del chilometro 9.800. A bruciare strutture in legno, per un totale di 80 metri quadri, con fiamme altissime che hanno spaventato i viaggiatori che in quel momento si trovavano a passare tra Ostia e Torvaianica. Lanciato l’allarme, sul posto sono così intervenute due squadre dei vigili del fuoco provenienti dai distaccamenti di Ostia e Pomezia, al lavoro per la messa in sicurezza dell’area e i carabinieri della compagnia di Pomezia per le indagini del caso e verificare l’eventuale ipotesi dolosa. Meta di vip e romani, al centro di non pochi contenziosi, il chiosco era tornato di proprietà del Comune di Roma dopo il suo dissequestro e affidamento al Comune. Un provvedimento arrivato dopo decenni di proroghe da parte del Campidoglio, con le strutture tolte ai gestori, come da sentenza del Consiglio di Stato. Proprio oggi, 11 marzo, era prevista la pubblicazione del bando.
IL VICE PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA, PAOLO FERRARA
«L’incendio del Mecs Village Capocotta è un segnale inquietante, soprattutto alla vigilia del bando per l’assegnazione. Auspico che i colpevoli vengano individuati e consegnati alla giustizia, perché gli interessi criminali sul Litorale sono molti e potenzialmente molto lucrosi. Ne sapeva qualcosa la nostra amministrazione a 5 Stelle, che nella scorsa consiliatura ha dovuto combattere senza sosta contro il malaffare. Serve tenere la testa alta e ritornare a garantire i servizi, perché in questi ultimi due anni non è stata data una risposta giusta. A Capocotta, infatti, c’è un evidente stato di abbandono e l’operato dell’attuale amministrazione sulle spiagge ha creato enorme confusione. E dove l’amministrazione latita, la criminalità prospera».
IL SINDACO DI ROMA, ROBERTO GUARTIERI
«Oggi, dopo un’attesa di 24 anni, avremmo rimesso a bando il chiosco – sottolinea il sindaco Roberto Gualtieri – E’ un fatto preoccupante e ne andranno chiarite le cause nel più breve tempo possibile. In questi mesi, con il dipartimento Ambiente, abbiamo fatto un lungo lavoro per tornare in possesso di tutti i lotti, iniziando a riscuotere i canoni arretrati e a far sanare gli abusi. Adesso, se qualcuno pensa di intimidirci non ci riuscirà. Noi andiamo avanti per la nostra strada. Metteremo ora a bando gli altri lotti, con gli stessi obiettivi: salvaguardare i servizi e la sicurezza per le tante persone che vivono e fanno vivere Capocotta e, al tempo stesso, difendere trasparenza e legalità».