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Secondo le analisi effettuate su 23 punti monitorati in 7 laghi, 8 sono risultati inquinati. “Fortemente
inquinati” due campioni esaminati a Bracciano
(MeridianaNotizie) Roma, 16 luglio 2013 – “E’ il lago di Bracciano a destare le maggiori preoccupazioni”. Questo il risultato del monitoraggio scientifico nel Lazio dei principali bacini lacustri realizzato da La Goletta dei laghi di Legambiente Lazio. Secondo le analisi effettuate su 23 punti monitorati in 7 laghi, 8 sono risultati inquinati.
“Fortemente inquinati” due campioni esaminati nel comune di Bracciano, presso il fosso de la Lobbra e in località Rio delle Mole, presso il fosso Grotta Renara, e un campione nel comune di Anguillara Sabazia, presso il fosso Pizzo Prato. Nella provincia di Roma, suonano altri due “campanelli d’allarme” per il lago di Albano: nel Comune di Castel Gandolfo e nel Comune di Rocca di Papa. Due i campioni risultati inquinati nella provincia di Viterbo, sempre secondo il monitoraggio, che riguardano il lago di Bolsena. Il primo nel Comune di Capodimonte, il secondo nel Comune di Montefiascone. “Entro i limiti di legge”, invece, i prelievi osservati nel Comune di Bolsena, nel Comune di San Lorenzo Nuovo e nel Comune di Marta.
“Il nostro compito – ha sottolineato il responsabile scientifico Legambiente nazionale, Giorgio Zampetti – è quello di individuare le criticità nei bacini lacustri con particolare attenzione soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento. Le analisi eseguite nei laghi laziali evidenziano che, dove abbiamo riscontrato situazioni critiche, i problemi arrivano direttamente da fossi, canali o scarichi che ancora continuano a portare reflui fognari non depurati negli specchi d’acqua”. Secondo il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati “occorre potenziare gli investimenti su reti fognarie, condotte circumlacuali e depurazione. Un discorso a parte merita il lago di Vico luogo ancora segnato dalla sua storia legata alla Chemical City, la cittadella dove si fabbricavano armi chimiche durante la seconda guerra mondiale. I risultati dei prelievi condotti nel Comune di Ronciglione sono conformi agli standard di legge. Tuttavia, per quanto dalle analisi dei tecnici del Cigno Azzurro nelle acque del lago si possano riscontrare valori batteriologici migliori rispetto allo scorso anno, rimangono criticità sulle quali confrontarsi.
Il servizio di Luisa Deiola
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