(Meridiananotizie) Ardea, 16 luglio 2021 – Il fatto che i vaccini anti-Covid-19 siano in fase di sperimentazione fino a dicembre 2023, lo avevamo già accennato in un precedente articolo (clicca qui) ma quest’altra notizia documentata sul sito web dell’AIFA, relativa al Rapporto sulla Sorveglianza nr. 5 con dati rilevati tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 (clicca qui), lascia, a dir poco, molte perplessità e incertezze, riguardo la non pericolosità dei vaccini, al contrario di quanto qualcuno vorrebbe far credere.
E se a questo aggiungiamo anche il parere di una voce autorevole quella del premio Nobel, Prof. Montagnier (evidentemente, non è così per quella parte del mondo medico scientifico che l’attacca), che afferma che è la vaccinazione che starebbe provocando le varianti al Virus Covid-19, per cui gli anticorpi creati dal vaccino costringono il virus a trovare nuove soluzioni e quindi le varianti sarebbero il risultato della vaccinazione stessa (clicca qui), ecco che le perplessità e le incertezze nei confronti di questi vaccini, si trasformano in “campanelli d’allarme” sanitari, che non possiamo non ascoltare.
Insomma, è in atto una grande confusione che destabilizza, ulteriormente, le persone, già fortemente condizionate da un lungo periodo di diffusione della pandemia da Covid-19 (incluse le sue varianti). Ed ecco che in questo caos, non ci si rende conto che si sta minando la libertà di tutti noi. Il Governo, è ormai palese, ha intrapreso la linea della vaccinazione di “massa”, che definisce “responsabile” ma che crea altri disagi alla collettività: da una parte ci sono coloro che, forti del messaggio del Governo, si allineano senza “indagare” oltre. Senza verificare se quello che ci prospettano dall’alto è conforme alla libertà sancita in tutte la carte costituzionali, nazionali ed internazionali e trattati dei diritti umani; dall’altra ci sono coloro che si informano oltre il semplice messaggio passato attraverso i tele-radio giornali e la carta stampata e si accorgono che il diritto di libertà e di scelta può e deve essere difeso senza essere additati come irresponsabili.
Ma queste due “libere” scelte, per effetto di posizioni contrapposte, creano, appunto destabilizzazione sociale. C’è chi è a favore del vaccino e si fa iniettare il farmaco, costi quel che costi, solo perché qualcuno ha detto che ciò è “sintomo di responsabilità” mentre, chi lo dice non rende pubblico con una certa costanza e continuità, quanto riportato nei documenti dell’AIFA, in ragione di effetti collaterali e di una chiara sperimentazione dei farmaci iniettati alle persone che finirà nel dicembre del 2023; e chi è contro il vaccino e non vuole accettare di fare da cavia alla sperimentazione.
Noi che facciamo una libera informazione non vogliamo, assolutamente, dire quale direzione il cittadino debba prendere in merito al Virus Covid-19 e alle sue varianti, per tutelarsi da esso e tutelare gli altri. Quello che vogliamo fare è, semplicemente, diffondere quelle notizie inerenti il Covid-19, i vaccini e altre cure che, e questo possiamo dirlo perché è abbastanza evidente, i notiziari nazionali in “prima serata” non ne parlano mai. Ecco allora che, per dare equilibrio al servizio pubblico informativo, ci preoccupiamo di cercare altre notizie, naturalmente, con tanto di documentazione e/o provenienti da voci autorevoli, affinché, liberamente, ognuno possa farsi la propria idea in merito a questa pandemia e alle possibili cure farmacologiche, vaccini ed altro (ne abbiamo parlato nei nostri precedenti articoli che trovate a fondo pagina) con cui si può trattare il Coronavirus.
- articolo di Massimo Catalucci
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