(Meridiananotizie) Bologna, 3 ottobre 2021 – Brutta battuta d’arresto della Lazio nella gara odierna contro il Bologna, persa per tre a zero e valida per la settima giornata d’andata del massimo campionato di calcio nazionale.
Si è visto fin dalle prime battute che l’approccio al match non era quello delle ultime due gare di campionato ed Europa League. E per onesta intellettuale e sportiva, bisogna ammettere che oggi erano tutti stanchi e svogliati, i ragazzi di Mister Sarri, che in panchina al dall’Ara si è dannato l’anima nel vedere la sua squadra trasformata, negativamente, in poche ore dall’ultima gara contro il Lokomotiv Mosca.
Nessuno escluso, tutti hanno reso sotto la soglia della sufficienza. Le uniche due accelerazioni che si sono viste nel corso della gara sono state, una nel primo tempo, quando Felipe Anderson (troppo poco per lui in una gara giocata per 90 minuti) trafigge l’area avversaria con una delle sue incursioni e mette al centro per l’accorrente Muriqi che arriva debole alla deviazione della palla poi, parata a terra dall’estremo difensore rossoblu; l’altra nel secondo tempo, dove Lazzari, entrato ha cercato di suonare la carica con una delle sue accelerazioni fino a fondo campo da dove ha rimesso al centro dell’area un pallone per l’inesistente presenza delle maglie biancocelesti.
Insomma, partita da archiviare al più presto perché è un brutto, brutto, risveglio dopo l’illusione delle due gare precedenti che avevano fatto sperare i tifosi in un cambio di marcia. Speriamo che la sosta per le gare della Nazionale in Nations League, sia sufficiente a Mister Sarri per fare un check-up completo alla sua squadra, resettare tutto per ripartire dalle due ultime ottime prestazioni, contro Roma e Lokomotiv Mosca.
La giornata negativa dei biancocelesti si è consumata nei secondi finali del match con l’espulsione di Acerbi, rimediata per una sua reazione fuori luogo nei confronti dell’arbitro che gli aveva fischiato un fallo contro con tanto di ammonizione. Nell’inconsueto gesto del difensore laziale c’è stata tutta la frustrazione che oggi, purtroppo, ha pervaso la tranquillità e l’equilibrio, principalmente psico-emotivo, dei giocatori biancocelesti, che sembravano aver ritrovato dopo il derby e la partita di Europa League.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Mihajlovic – “Ero convinto avremmo fatto una grande partita, perché so che se noi andiamo in campo con l’atteggiamento giusto, la massima intensità e concentrazione, abbiamo più possibilità di vincere. Quando giochi così anche se non fai risultato non hai nulla da rimproverarti. La tattica viene dopo, se sbagli atteggiamento invece perdi indipendentemente dal modulo. Finché gli attaccanti esterni non ritornano in condizione preferisco cambiare un po’ assetto, ma non è una cosa definitiva”.
Sarri – “Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista. Il Bologna era una squadra viva, cattiva in campo, noi eravamo scarichi fisicamente e dal punto di vista mentale. E’ una gara da prendere in considerazione per capire i motivi che hanno portato alla sconfitta ma anche da dimenticare velocemente. Quando sei stanco è stanco tutto l’ambiente, è stanco lo staff, i fisioterapisti, questa stanchezza la attacchi anche a chi ha giocato meno. E’ anche un discorso di mentalità, di rimanere costantemente sul pezzo, la Lazio negli anni è sempre stata una squadra alterna, è qualcosa su cui dobbiamo lavorare. La gara di oggi non si può neanche prendere in considerazione più di tanto”.
“Luis Alberto e Milinkovic-Savic, devono diventare centrocampisti totali, sono poco portati alla fase difensiva e al sacrifico nelle fasi di rientro, molto portati a giocare palla al piede. Le qualità per farlo ce l’hanno ma dipende molto da loro due”.
“Qualche criticità c’è per forza ma è giusto parlarne all’interno dello spogliatoio. Siamo l’unica squadra ad aver giocato dopo 61 ore, ho detto ai giocatori che dobbiamo fare una lotta contro la Lega ma questo non deve essere un alibi. Potevo capire che se si fa una partita tosta, ci sta anche la sconfitta se alla fine termini la benzina ma noi eravamo così dall’inizio. La squadra oggi gli spazi se li è chiusi da sola, i giocatori volevano tutti la palla addosso, con la palla sempre sui piedi e mai in movimento“.
“Un quarto d’ora prima in panchina dicevo questa era la classica partita da espulsione e poi è arrivata (riferito ad Acerbi – NDR), questo accade quando giochi con la testa fra le nuvole. Purtroppo rientrava nel copione della partita”.
Il tabellino della gara
BOLOGNA-LAZIO 3-0
Bologna (3-4-2-1): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; De Silvestri, Dominguez, Svanberg, Hickey (43° st Bonifazi); Soriano, Barrow (44° st Vignato); Arnautovic (39° st Santander).
A disp.: Bardi, Orsolini, Sansone, Skov Olsen, Mbaye, Van Hoojdonk, Cangiano.
All.: Mihajlovic
Lazio (4-3-3): Reina; Marusic, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj (13° st Lazzari); Milinkovic-Savic (13° st Basic), Leiva (26° st Cataldi), Luis Alberto (26° st Akpa Akpro); Felipe Anderson, Muriqi (34° st Patric), Pedro.
A disp.: Strakosha, Adamonis, Escalante, Romero, Radu, Moro, A. Anderson.
All.: Sarri
Arbitro: Massa
Marcatori: 14° Barrow (B), 17° Theate (B), 23° st Hickey (B)
Ammoniti: Soumaoro (B); Milinkovic-Savic, Pedro, Lazzari, Luiz Felipe (L)
Espulsi: Acerbi (L)
- articolo di Massimo Catalucci
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