Lazio punita nella sua presunzione. Imposta la gara con un possesso palla sterile. Danesi più concreti.
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 15 settembre 2022 – Finisce nel modo peggiore e tra gli “olè” del pubblico di casa, la trasferta in Danimarca della Lazio, che rimedia una cinquina che non lascia attenuanti. Evidentemente, troppa la presunzione di pensare che il Midtjylland fosse una squadra cuscinetto. E invece, il “cuscinetto” lo hanno usato i biancocelesti che in mezzo al campo sembrava dormissero.
Possesso palla sterile dei laziali che non veniva mai concretizzato a rete, mentre i danesi, più reattivi, attenti e cinici, hanno punito i romani ad ogni occasione con un sonoro 5 a 1. In particolare i falli da rigore, procurati dai ragazzi di Mister Sarri ai loro avversari, sono apparsi come una delle cose più imbarazzanti della gara.
Gara da dimenticare, immediatamente, anche se non sarà facile, perché la punizione è stata molto pesante. Come abbiamo accennato più volte, c’è poco tempo per leccarsi le ferite e i biancocelesti si devono resettare subito per affrontare la trasferta nella settima di campionato in casa della Cremonese, con la mente libera da ogni strascico che questa gara dovesse persistere.
Quando si perde una gara come questa, ogni commento diventa superfluo ed è inutile ricercare le cause. Spetterà a Mister Sarri, motivare i suoi ragazzi per far dimenticare loro questo brutto episodio calcistico in Europa League.
Una cosa, però, speriamo che i biancocelsti l’abbiano imparata: in Europa, ancora più che in Serie A, mai pensare che una squadra sulla carta inferiore non possa farti male se non hai la concentrazione e l’umiltà giuste.
Punto e a capo.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
SARRI – “E’ stata la Lazio dell’anno scorso che non si presenta in campo. Stasera fa più male perché è capitato in Europa. Non abbiamo avuto umiltà, pensavamo di vincere facilmente e abbiamo pagato. La responsabilità della sconfitta è sempre mia e coi giocatori ci devo pensare io. Giocavamo da fermi e a basso ritmo, come se fossimo sul 4-0. Non penso che sia un problema di eccessivo turnover: ho visto tutti e i 16 giocatori che sono scesi in campo con lo stesso atteggiamento mentale”.
“Dura commentare una non partita. In Europa non si possono fare queste cose. Non abbiamo rappresentato in maniera degna la nostra gente, sia chi era qui sia chi era a Roma. La nostra storia dice che rischiamo di avere ancora blackout. Siamo entrati da presuntuosi, in allenamento non l’ho visto, nei primi minuti si. Era una partita importante per la gestione del girone, dobbiamo metterci una pezza, ma non dobbiamo farlo ogni 6 gare. Io da solo posso martellare e cercare di creare una mentalità, ma lo scatto lo deve fare anche il gruppo, altrimenti le parole vanno al vento. A livello psicologico il tasto da toccare è uno solo. Abbiamo mandato dall’altra parte l’umiltà in favore della presunzione.”
CAPELLAS – in aggiornamento….
Il tabellino della gara
Midtjylland (4-3-3): Lossl; Thychosen, Sviatchenko, Dalsgaard, Paulinho; Evander, Martinez (17′ st Charles), Olsson; Isaksen (31′ st Chilufya), Kaba (43′ st Byskov), Dreyer (17′ st Sisto).
A disp.: Olafsson, Ugboh, Garternmann, J. Andersson, Kouakou, A. Hansen, Sorensen, Juninho.
All.: Capellas
Lazio (4-3-3): Provedel; Hysaj, Gila, Romagnoli, Radu (8′ st Marusic); Vecino (8′ st Milinkovic Savic), Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro (8′ st Cancellieri).
A disp.: Luis Maximiano, Magro, Casale, Patric, Marcos Antonio, Basic, Bertini, Romero.
All.: Sarri
Arbitro: Dabanovic
Marcatori: 26′ Paulinho (M), 30′ Kaba (M), 52′ rig. Evander (M), 12′ st Milinkovic-Savic (L), 22′ st Isaksen (M), 27′ st Sviatchenk (M)
Ammoniti: Paulinho, Lossl (M), Romagnoli (L)
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