Gara dominata dai ragazzi di Mister Simone Inzaghi. Lazio, ancora troppo timida…Sarri a Lotito: “La società intervenga, ho giocatori inadatti al mio gioco“
(Meridiananotizie) Milano, 10 gennaio 2022 – La gara di ieri ha ripercorso un po’ quella della Lazio contro l’Empoli in casa, dove questa volta il ruolo di “provinciale” lo hanno svolto i biancocelesti che hanno dimostrato poca personalità e molta “timidezza”, calcisticamente, parlando. La Lazio ha provato a difendersi finché ha potuto e se non fosse stato il VAR ad annullare il gol di Lautaro al primo tempo, su una bellissima verticalizzazione interista, causa un fuorigioco millimetrico che è stato rilevato dall’occhio digitale e misurato con il “calibro”, l’Inter avrebbe potuto spianarsi la strada ancora prima del 67°, quando ha ottenuto il secondo gol su una “dormita” della difesa.
Eppure la Lazio, nel primo tempo con un solo tiro in porta, è arrivata al pareggio dell’uno a uno, grazie all’azione reattiva di Cataldi che da 60 metri, dal centrocampo, lascia partire una verticalizazione per Immobile che disturba i difensori interisti trovati impreparati sul lancio di Cataldi e si insinua nell’area avversaria eludendo l’affannato tentativo in uscita del portiere nerazzurro, appoggiando la palla in rete.
Ma la partita non cambiava, l’Inter continuava a macinare gioco con continuità e personalità. Le scelte di Mister Sarri di non far giocare Luis Alberto dall’inizio, sono state forse pensate proprio per dare maggiore consistenza al centrocampo laziale in previsione di un task-force nerazzurro. Provare a dare peso, in termini di stazza fisica al centrocampo per fare maggior filtro lì in mezzo per arrivare poi, indenni al secondo tempo e mettere forze fresche, quali Lazzari e Zaccagni, per tentare, insieme a Luis Alberto, il colpaccio.
Niente di tutto questo, perché, purtroppo in queste partite, dove non ci sono spazi, Luis Alberto, non riesce ad illuminare il gioco. Infatti, è apparso molto spaesato…
C’è ben poco altro da dire riguardo la gara che l’Inter ha vinto con merito. La Lazio quest’anno, dovrà concentrarsi, al di là del campionato dove la lotta per la qualificazione alle prossime coppe europee di secondo livello è piuttosto dura, nelle gare di Coppa Italia e Europa League che le rimangono da giocare per trovare un altro possibile percorso per tornare in Europa l’anno prossimo. In questo caso, saranno gare secche negli ottavi e quarti di finale di Coppa Italia e andata e ritorno in semifinale; nelle gare di europa League, invece, le gare sono sempre di andata e ritorno, eccezion fatta per le finali di entrambe le coppe che sono a partita unica. E uno di questi percorsi potrebbe essere la soluzione “B” per provare a tornare in Europa il prossimo anno, perché c’è troppa competizione in campionato dove anche la Juve stenta a stare tra le prime 4.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-partita
S. Inzaghi – “Una partita importante. Non semplice, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché rientrare dopo venti giorni, non avendo giocato la partita di Bologna, non era semplice. Contro una squadra molto forte, ben messa in campo, penso che abbiamo fatto un’ottima gara. Guardando i numeri e quanto fatto vittoria meritata, però è stata sofferta perché abbiamo giocato contro una grande squadra”.
“Io penso che Bastoni è un Campione d’Europa e un campione nel DNA. Normale che nel primo mese l’ho anche sostituito, perché era tornato dagli Europei e si era allenato dieci giorni. È un valore aggiunto di questa squadra, ha fatto gol e assist ma io penso che sia due anni e mezzo, e non solo da quando ci sono io, che di partite ne ha sbagliate veramente poche”.
“Non lo so. Io posso solo dire che è il primo trofeo stagionale, giochiamo contro una grandissima squadra che abbiamo visto oggi essere capace di tutto. Sotto 3-1 con un uomo in meno recuperare e vincere a Roma vuol dire che è una grandissima squadra. Sarà una sfida aperta, sarà l’ultima partita dove si divertiranno i nostri tifosi e vogliamo regalare una serata importante”.
“Una partita importante. Non semplice, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché rientrare dopo venti giorni, non avendo giocato la partita di Bologna, non era semplice. Contro una squadra molto forte, ben messa in campo, penso che abbiamo fatto un’ottima gara. Guardando i numeri e quanto fatto vittoria meritata, però è stata sofferta perché abbiamo giocato contro una grande squadra”.
“Io penso che Bastoni è un Campione d’Europa e un campione nel DNA. Normale che nel primo mese l’ho anche sostituito, perché era tornato dagli Europei e si era allenato dieci giorni. È un valore aggiunto di questa squadra, ha fatto gol e assist ma io penso che sia due anni e mezzo, e non solo da quando ci sono io, che di partite ne ha sbagliate veramente poche”.
“Non lo so. Io posso solo dire che è il primo trofeo stagionale, giochiamo contro una grandissima squadra che abbiamo visto oggi essere capace di tutto. Sotto 3-1 con un uomo in meno recuperare e vincere a Roma vuol dire che è una grandissima squadra. Sarà una sfida aperta, sarà l’ultima partita dove si divertiranno i nostri tifosi e vogliamo regalare una serata importante”.
“Una partita importante. Non semplice, ho fatto i complimenti ai ragazzi perché rientrare dopo venti giorni, non avendo giocato la partita di Bologna, non era semplice. Contro una squadra molto forte, ben messa in campo, penso che abbiamo fatto un’ottima gara. Guardando i numeri e quanto fatto vittoria meritata, però è stata sofferta perché abbiamo giocato contro una grande squadra”.
“Io penso che Bastoni è un Campione d’Europa e un campione nel DNA. Normale che nel primo mese l’ho anche sostituito, perché era tornato dagli Europei e si era allenato dieci giorni. È un valore aggiunto di questa squadra, ha fatto gol e assist ma io penso che sia due anni e mezzo, e non solo da quando ci sono io, che di partite ne ha sbagliate veramente poche”.
“Non lo so. Io posso solo dire che è il primo trofeo stagionale, giochiamo contro una grandissima squadra che abbiamo visto oggi essere capace di tutto. Sotto 3-1 con un uomo in meno recuperare e vincere a Roma vuol dire che è una grandissima squadra. Sarà una sfida aperta, sarà l’ultima partita dove si divertiranno i nostri tifosi e vogliamo regalare una serata importante”.
Sarri – “Abbiamo fatto una buona partita. Primo tempo attendista anche per merito loro, meglio nel secondo tempo. Siamo stati in partita fino alla fine. Nel secondo tempo abbiamo giocato a viso aperto, senza paura. Non c’è stata mai la sensazione che eravamo in grande sofferenza, tranne in pochi minuti. Oggi siamo stati molto solidi, dobbiamo trovare continuità”.
“Abbiamo giocatori di qualità, offensivamente troviamo sempre soluzioni. Dobbiamo essere più compatti come abbiamo fatto stasera. Importante continuare su questa strada. Il livello di attenzione che ho visto oggi non l’ho visto sempre. Mi piacerebbe far giocare tutti insieme i calciatori di qualità, ma abbiamo preso spesso troppi gol”.
“Non so cosa aspettarmi dal mercato. So che siamo bloccati dall’indice di liquidità, che non so nemmeno cosa sia sinceramente. La società sa bene cosa deve fare. Ci serve qualcosa in più a livello numerico, abbiamo molti giocatori ma non tutti adatti a questo gioco. Non basta un solo mercato per migliorare, bisogna sbrigarsi a intervenire”.
“L’Inter è una squadra forte, ci ha costretto a difendere bassi. Nel secondo tempo abbiamo fatto di più, palleggiando nella metà campo avversaria. L’aspetto positivo sta nella solidità: abbiamo concesso poco a una squadra che ha fatto 50 goal in 20 partite. Anche dopo aver preso il 2-1 la Lazio è rimata in campo in maniera tosta, con convinzione fino all’ultimo. Quella nerazzurra è una squadra forte ma stasera, a tratti, non ho avuto la sensazione di avere di fronte una corazzata. Nel primo tempo riconquistavamo la palla troppo bassi, era difficile innescare i tre davanti. Nel secondo tempo invece è diventato più facile. Ma la prestazione è buona”.
“Io non ho mai avuto grandi dubbi sulla condizione fisica, di solito questo è un alibi. Quello che può mancare sono le energie nervosi e mentali, a livello di prestazione fisica se non sei al 100% stai intorno all’85-90%. A livello di energie mentali se sei scarico invece vai in difficoltà. Con l’Empoli abbiamo fatto bene anche a livello di numeri, stasera non li ho ancora visti ma mi è sembrata la stessa cosa”.
“In questo momento Radu sta bene, mentre forse in passato non era al massimo. Ma nell’ultimo mese mi ha dato altre sensazioni e infatti ha fatto bene sia da terzino che da centrale. Nelle condizioni fisiche attuali è molto utile. Lo standard per noi sarebbe riuscire a giocare con la qualità vista contro l’Empoli e la solidità stasera. Non è semplice, ma se dovessimo riuscirci perderemmo poche partite. Non penso ci servano centimetri in più davanti, anche perché già abbiamo giocatori come Milinkovic, Basic, Marusic e Luiz Felipe che sono di impatto”.
“Secondo me stasera abbiamo fatto bene, giocando contro una squadra molto forte. Lo dicono i numeri e la rosa che hanno a disposizione, ma in campo a tratti oggi non sembravano così forte. Abbiamo fatto una prestazione solida, rimanendo in partita e concedendo poco. Siamo stati dentro la gara fino all’ultimo con la convinzione di poter pareggiare. Penso che abbiamo fatto una buona partita, anche sul livello dell’aggressività. C’è rammarico per il risultato ma lo ritengo un altro piccolo passo in avanti”.
“Io come obiettivo ho sempre in mente quello di far giocare i giocatori più tecnici. L’obiettivo finale è sempre quello. A volte ci sono riuscito, a volte no. Quando poi si prendono 4 goal in casa come responsabile ho l’obbligo di fare qualcosa. Si va molto per tentativi, ma il mio obiettivo sarebbe quello di far giocare i giocatori tecnicamente più forti”.
“Non so se la Champions rimanga il traguardo da raggiungere. Non penso che fosse un obiettivo predeterminato. La società non me ne ha mai parlato. Si è sempre parlato di ricostruire e ringiovanire la rosa, con un progressivo cambiamento di una rosa che è tra le più anziane del campionato. Chiaramente ci piacerebbe anche fare risultati in corso d’opera, ma l’obiettivo primario è quello. Con prestazioni come quella di stasera possiamo inserirci in qualche posto in Europa, anche se mi farebbe più comodo starne fuori perché mi permetterebbe di plasmare la squadra”.
“Ciò che desidero vedere da qui alla fine del campionato è una crescita nella direzione che chiedo. Con l’Empoli abbiamo fatto una partita di grandissima qualità, giocando un bel calcio ma mettendoci dentro 8’ di follia, inficiando una prestazione ottima. Stasera siamo stati più squadra, più solidi e aggressivi ma con un pizzico di qualità in meno. Io vorrei un calcio frizzante rimanendo allo stesso tempo soliti, so che non è una cosa così banale ma è il nostro obiettivo finale. Contro l’Empoli il predominio territoriale è stato a nostro vantaggio con il 92% contro l’8%. È una partita in cui si deve recriminare solo sui primi minuti di partita”.
“Oggi abbiamo affrontato una squadra forte e a tratti in campo non avevo questa sensazione. Ma l’Inter è forte quindi penso sia stato merito nostro. Nell’uno contro uno soffriamo contro tutti, siamo ultimi nella classifica a livello difensivo. Sono situazioni che per caratteristiche soffriamo”.
Il tabellino della gara
INTER-LAZIO 2-1
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries (dal 77° Darmian), Barella (dall’82° Vidal), Brozovic, Gagliardini, Perisic (dall’82° Dimarco); Sanchez (dal 73° Correa), Lautaro (dal 73° Dzeko).
A disposizione: Rovida, Radu, Vecino,, Sensi, Ranocchia, D’Ambrosio, Curatolo.
Allenatore: Simone Inzaghi.
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Hysaj (dall’80° Lazzari), Luiz Felipe, Radu, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi (dal 68° Lucas Leiva), Basic (dal 68° Luis Alberto); Felipe Anderson (dal 60° Zaccagni), Immobile, Pedro.
A disposizione: Reina, Adamonis, Patric, Romero, Vavro, Moro, A. Anderson, Muriqi.
Allenatore: Maurizio Sarri.
Arbitro: Pairetto.
Assistenti: Bercigli, Berti.
IV Uomo: Serra.
VAR: Aureliano.
Assistente VAR: Bresmes.
Marcatori: Bastoni (I) 30°, Immobile (L) 35°, Skriniar (I) 67°
Ammoniti: Luiz Felipe (L), Basic (L), Radu (L), Zaccagni (L), Vidal (I)
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