Lazio quinta in campionato, supera Roma e Atalanta e Immobile sale in vetta alla classifica marcatori, sono 144 reti in serie A con i biancocelesti
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 15 marzo 2022 – Monologo Lazio, nella gara disputata ieri sera allo Stadio Olimpico nella Capitale, valida per la 29a giornata del massimo torneo di calcio nazionale.
Un monologo che ha dimostrato che la Lazio sta entrando sempre più nella mentalità di gioco pensato dal suo tecnico, Maurizio Sarri.
Grande possesso di palla, infiniti tocchi alla sfera che viaggia da una parte all’altra del campo fino a quando i ragazzi laziali non trovano il pertugio giusto per tentare la via della rete, anche tra le fila di quelle squadre ermetiche e chiuse a riccio che si trovano ad affrontare i biancocelesti.
La maturità della squadra di Mister Sarri, si vede anche nella sua capacità di pazientare, senza farsi prendere dalla frenesia di andare a rete subito, in particolare quando incontra squadre che sulla carta sono nettamente inferiori a lei e come suddetto, chiudono ogni spazio, arroccandosi nella propria metà campo e sperando in un fortuito contropiede.
Ma la Lazio è cresciuta anche sotto il profilo dell’attenzione difensiva, dove ora sembra che gli schemi in campo funzionino molto meglio. Patric, ancora una volta scelto per fare il quarto di difesa, esterno destro, ha ripagato il suo tecnico con una buona prestazione, così come tuttala linea difensiva.
Il centrocampo riesce a fare maggior filtro, con un Leiva che è di nuovo tornato ad essere il metronomo tra la difesa e l’attacco, sorretto da due mezze ali, Milinkovic-Savic e Luis-Alberto, che inventano giocate per il trio formato dall’inamovibile Immobile e a turno da Felipe-Anderson, Pedro e Zaccagni.
Ieri sera è stata anche l’ennesima gara che ha visto il bomber laziale, timbrare, come sempre e come ci ha abituati ad assistere quasi ogni settimana, il cartellino dei marcatori. Abbiamo speso ogni parola che potesse descrivere la grandezza del ragazzo di origine partenopee ma lui nella sua umiltà di persona rispettosa, pulita, responsabile che non si risparmia mai, continua a far parlare di Sè a suon di record. Ciro Immobile con la sua rete contro il Venezia, è arrivato a quota 144, infrangendo il muro del mito laziale, Silvio Piola, quest’ultimo fermo a 143 reti segnate con la maglia biancoceleste.
Era inevitabile regalare la copertina di questo articolo al bomber laziale e della nazionale, Ciro Immobile.
Ed ora, concentrati sulla prossima importante gara che rappresenta anche un primo spareggio per le posizioni in classifica che determineranno a fine campionato chi parteciperà alle prossime gare internazionali di coppe europee.
La gara di domenica prossima, con calcio d’inizio alla ore 18:00, non è una gara qualunque, è quella gara che vale molto di più dei punti in classifica, è la voglia da ambo le parti di prevalere sull’avversario e per dire: “il derby è nostro”. Infatti, domenica 20 marzo 2022 si giocherà Roma-Lazio dove quest’ultime si daranno battaglia per aggiudicarsi l’ennesima stracittadina nella Capitale.
La Lazio ci arriva con il morale alto, dopo la vitoria di ieri sera e il sorpasso in classifica con una “botta” di Atalanta e della stessa Roma e con il nuovo record del suo attaccante migliore, Immobile. Roma che arriva al derby con un mezzo passo falso fatto ad Udine, dove ha scongiurato solo nell’ultimo minuto di recupero la sconfitta, segnando un rigore concesso dall’arbitro per un rimpallo sulla mano in area di rigore di un difensore bianconero.
Inoltre, dal canto suo la Lazio potrebbe avere un leggero vantaggio sugli avversari che in settimana, giovedì prossimo, dovranno disputare la gara di Conference League e per cui potranno spendere un po’ più di energie rispetto ai laziali che avranno una settimana intera per preparare il derby.
Sarà importante anche in questa gara tenere i nervi ben saldi (non sarà facile perché l’ambiente nella Capitale quando si tratta di derby è abbastanza caldo già nel pre-gara settimanale). Purtroppo, Mister Sarri non potrà contare su Zaccagni, che sconterà un turno di squalifica per un’ammonizione ricevuta nel corso della gara di ieri sera per una simulazione, secondo l’arbitro.
Quello che ci auguriamo, è di vedere una folta cornice di tifosi sugli spalti pronti a gridare gli inni delle proprie squadre ad incitamento dei propri beniamini, in un clima di rispetto e legalità, dando al calcio lo spettacolo che merita e che non può prescindere dalle scenografie e dai colori che solo i tifosi della Capitale sulle gradinate sanno esprimere…e nella città eterna i derby sono sempre una gara a parte e speciale, che regala forti emozioni come in nessuna altra parte del mondo.
Viva il calcio, viva il Derby della Capitale.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
Sarri – “Quando incontri squadre in lotta per la salvezza nell’ultimo terzo di campionato sono sempre partite difficili, siamo stati bravi e pazienti, ma dopo l’1-0 potevamo fare meglio perché c’era la possibilità di chiudere la partita. Quando non lo fai, poi si corrono dei rischi. Ma tutto sommato, considerata la difficoltà della gara, la squadra ha fatto bene. Tatticamente siamo più ordinati e questo ci facilita la fase difensiva, abbiamo preso più solidità. Tre mesi fa questa sarebbe stata una partita a rischio. Se sono più contento del risultato o della prestazione? Io sono dell’idea che le possibilità di vincere aumentano notevolmente se una squadra si esprime bene. In questo momento fare punti è importante, ma sono contento anche della prestazione. Mi dispiace solo che sia finita 1-0 perché c’era la possibilità di fare più gol”.
“Ho rivisto le immagini – ha commentato Sarri -, il contatto c’è. Io sono dell’idea che non tutti i contatti sono rigore, ma dare simulazione mi è sembrato veramente troppo. Non dico che era rigore, ma simulazione no. C’è un contatto con la coscia di Zaccagni. La Roma? È una squadra forte sin dall’inizio, si è rafforzata ulteriormente sul mercato di gennaio quindi è un avversario di altissimo livello. Ma questo conta relativamente, il derby è una partita a parte“.
“Ho sempre detto che non siamo stati capaci di giocare le tre partite a settimana, lo dimostrano i numeri, non è una mia idea. La matematica dice che abbiamo lasciato una decina di punti dopo l’Europa League. È un limite nostro, ma giocare il giovedì non è come giocare martedì o mercoledì. Giocare giovedì e poi domenica per me è una esagerazione, ma questo è il calcio moderno e chi si abitua meglio va avanti”.
“La zona Champions League al momento non ci deve interessare, è un obiettivo troppo lontano per essere credibile. Diamoci obiettivi tangibili che possano essere raggiunti partita dopo partita. Poi, se qualcuno sviene, vediamo“.
Bertolini (Zanetti squalificato) – “Siamo stati solidi. E’ ovvio che quando si perde non si può essere soddisfatti. Abbiamo fatto una partita prettamente difensiva come era nelle previsioni. Volevamo essere un po’ più offensivi ma la Lazio non ce l’ha permesso. Abbiamo difeso però con ordine, da squadra. Dovevamo sfruttare forse le poche chance che la Lazio ci ha concesso. Purtroppo così non è stato, abbiamo perso su rigore. La partita l’ha avuta sempre in mano la Lazio però c’è rammarico“.
“Volevamo venire comunque qui a Roma e dare una sensazione di squadra e lo abbiamo fatto. Volevamo rendere dura la vita alla Lazio e ce l’abbiamo fatta. Ora ci sono gli scontri diretti e, per una squadra come noi, sono fondamentali. Non ci siamo mai sentiti al sicuro in classifica perché non possiamo permettercelo. In un certo periodo abbiamo incontrato squadre di un certo livello e quindi fare punti era difficile. E’ vero che nel nostro cammino abbiamo buttato via punti fondamentali. Abbiamo fatto pochi punti nell’ultimo periodo ma abbiamo incontrato squadre di alta classifica. Questa partita ci deve dare la convinzione per affrontare le partite che sono al nostro livello. Sappiamo bene che ci giochiamo tanto nelle prossime partite e volevamo venire a prendere coraggio da una prestazione, seppur difensiva, comunque discreta“.
Il tabellino della gara
LAZIO-VENEZIA 1-0
Lazio (4-3-3): Strakosha 6; Patric 6 (33° st Lazzari 6), Luiz Felipe 6,5, Acerbi 6,5, Hysaj 6; Milinkovic 6, Leiva 6, Luis Alberto 5,5 (39° st Basic sv); Felipe Anderson 5,5, Immobile 6,5, Zaccagni 6 (26° st Pedro 5,5).
A disp.: Reina, Adamonis, Kamenovic, Floriani Mussolini, Akpa Akpro, A. Anderson, Cabral, Moro, Romero.
All.: Sarri 6
Venezia (4-3-1-2): Maenpaa 6; Mateju 4,5 (1° st Ebuehi 5,5), Caldara 6, Modolo 6, Haps 6; Crnigoj 5 (19° st Kiyine 6), Fiordilino 6 (43° st Sigurdsson sv), Ampadu 5,5; Busio 5 (34° st Nani sv); Nsame 4,5 (19° st Henry 5,5), Okereke 5,5.
A disp.: Bertinato, Lazar, Ceccaroni, Svoboda, Ullmann, Peretz, Tessmann.
All.: Bertolini (Zanetti squalificato) 5,5
Arbitro: Manganiello
Marcatori: 13′ st Immobile (L)
Ammoniti: Mateju (V), Zaccagni (L)
Espulsi: –
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